Il brano che ha sicuramente dato inizio alla mia vita con la musica del Maestro è "Il Cantico delle Creature".
E' successo un giorno di scuola, nel 2003. La mattina di quel giorno ad un mio amico, durante un'interrogazione, gli venne sottoposto come poesia da analizzare "Il Cantico di Frate Sole" di San Francesco D'Assisi.
Non so perché ma il pomeriggio di quel giorno cercai in internet un brano che avevo ascoltato di sfuggita una volta da un CD di mia mamma.
Si trattava, come potete immaginare, della versione musicata dal Maestro Angelo Branduardi. Ascoltati quel brano almeno dieci volte di seguito e ogni volta che lo riascoltavo venivo abbagliato da quella musica celestiale. Nei giorni seguenti presi il CD di mia mamma e lo ascoltai tutto, scoprendo anche altri brani di Angelo. Rimasi incantato da "Il Sultano di Babilonia e la Prostituta" e da "Nelle paludi di Venezia ...".
Da sempre la mia voglia di scoprire qualcosa di nuovo è stata caratterizzata da un'immersione totale in quella cosa. Fatto sta che nei giorni che seguirono andai ad ascoltare tutti i CD che avevo in casa: "Altro e Altrove" e "Studio Collection". Seguì un'insistente ricerca nella rete di tutti i brani del Maestro e ogni volta che ne scoprivo uno era sempre una grossa emozione.
Mi aiutarono a conoscere meglio la sua musica anche alcuni file midi e karaoke ed è in quel momento che iniziai a fare quello che avevo smesso di fare da molto tempo: cantare. Gli anni mi avevano arrugginito parecchio ma fatto sta che in breve tempo riacquistai molto della mia voce scomparsa. Vi sembrerà strano ma ascoltando la musica del Nostro imparai ad imparare a tenere il tempo.
La passione per la sua musica non finisce di certo qui perché mi aiutò anche a sviluppare una mia capacità parallela al canto. Prefiggo di non essere un musicista e di non aver studiato uno strumento più di quello che ho appreso durante le scuole medie. Sta di fatto che, non so come e perché, ma con il semplice ascolto della musica del Maestro oggi riesco a suonare la melodia senza conoscere lo spartito. Successivamente ho imparato a fare questo con quasi tutte le melodie che sento in giro.
Voglio aggiungere che non so di certo dire quale sia stato il primo brano che ho ascoltato di Angelo Branduardi perché penso di conoscere da sempre "Alla fiera dell'est". So anche di aver ascoltato prima di quel giorno che vi ho descritto "Il giocatore di Biliardo", che mi attrasse moltissimo.
Credo che ringrazierò per sempre il mio professore di italiano per aver chiesto al mio compagno di classe di analizzare il "Cantico di Frate Sole" perché è stato sicuramente quello il punto d'inizio.
E' successo un giorno di scuola, nel 2003. La mattina di quel giorno ad un mio amico, durante un'interrogazione, gli venne sottoposto come poesia da analizzare "Il Cantico di Frate Sole" di San Francesco D'Assisi.
Non so perché ma il pomeriggio di quel giorno cercai in internet un brano che avevo ascoltato di sfuggita una volta da un CD di mia mamma.
Si trattava, come potete immaginare, della versione musicata dal Maestro Angelo Branduardi. Ascoltati quel brano almeno dieci volte di seguito e ogni volta che lo riascoltavo venivo abbagliato da quella musica celestiale. Nei giorni seguenti presi il CD di mia mamma e lo ascoltai tutto, scoprendo anche altri brani di Angelo. Rimasi incantato da "Il Sultano di Babilonia e la Prostituta" e da "Nelle paludi di Venezia ...".
Da sempre la mia voglia di scoprire qualcosa di nuovo è stata caratterizzata da un'immersione totale in quella cosa. Fatto sta che nei giorni che seguirono andai ad ascoltare tutti i CD che avevo in casa: "Altro e Altrove" e "Studio Collection". Seguì un'insistente ricerca nella rete di tutti i brani del Maestro e ogni volta che ne scoprivo uno era sempre una grossa emozione.
Mi aiutarono a conoscere meglio la sua musica anche alcuni file midi e karaoke ed è in quel momento che iniziai a fare quello che avevo smesso di fare da molto tempo: cantare. Gli anni mi avevano arrugginito parecchio ma fatto sta che in breve tempo riacquistai molto della mia voce scomparsa. Vi sembrerà strano ma ascoltando la musica del Nostro imparai ad imparare a tenere il tempo.
La passione per la sua musica non finisce di certo qui perché mi aiutò anche a sviluppare una mia capacità parallela al canto. Prefiggo di non essere un musicista e di non aver studiato uno strumento più di quello che ho appreso durante le scuole medie. Sta di fatto che, non so come e perché, ma con il semplice ascolto della musica del Maestro oggi riesco a suonare la melodia senza conoscere lo spartito. Successivamente ho imparato a fare questo con quasi tutte le melodie che sento in giro.
Voglio aggiungere che non so di certo dire quale sia stato il primo brano che ho ascoltato di Angelo Branduardi perché penso di conoscere da sempre "Alla fiera dell'est". So anche di aver ascoltato prima di quel giorno che vi ho descritto "Il giocatore di Biliardo", che mi attrasse moltissimo.
Credo che ringrazierò per sempre il mio professore di italiano per aver chiesto al mio compagno di classe di analizzare il "Cantico di Frate Sole" perché è stato sicuramente quello il punto d'inizio.